Daimon

In un freddo e ventoso autunno romano, lo psicanalista e filosofo James Hillman percorre la strada lastricata di foglie che dal lungotevere conduce alla Piramide Cestia, dove è seppellito il poeta inglese John Keats

Io ed Elena

Due donne, una madre ed una figlia affetta da gravi disturbi psichiatrici. Diversamente uguali, vicine nella solitudine con cui l’esistenza e la malattia le hanno portato a convivere. Una solitudine fronteggiata in modi totalmente differenti così come lo sono le loro personalità

Nell’ardore della nostra camera

Nel delicato momento di passaggio tra il secolo XX° e il XXI°, quando cadono i tabù e la cultura cattolica comincia a collassare sotto il peso dell’anacronismo e dell’ipocrisia, Sgorbani apre e fotografa il contenuto di uno di quegli “armadi” che in molti preferiscono tenere ben chiusi

Occhio al cuore

Nel buio di una cella, in un manicomio criminale, un uomo e le sue apparizioni tentano di ricostruire un passato dimenticato. Sprazzi di vita quotidiana si mescolano a ricordi, fantasie, elucubrazioni e incubi

Angeli di cartone

Tre donne con vissuti e personalità diverse le cui vite si intersecano, si sfiorano; donne che interagiscono in un preciso istante di tempo, esprimendo come riescono i tratti caratteristici della propria personalità in quel momento: razionalità, incanto ed amarezza.

Diario licenzioso di una cameriera

Lo spettacolo, nell’adattamento teatrale di Gianni De Feo, mette in evidenza una figura femminile sfruttata dal potere maschile e dalla società ricca. La protagonista “Celestine” per ottenere il soddisfacimento delle proprie pulsioni ed esigenze materiali, senza alcuno scrupolo, in modo assolutamente amorale, usa l’unica arma che possiede: il corpo e il potere della seduzione.

Carlos, L’ultima volta

“Carlos, l’ultima volta” è un lavoro che si è sviluppato a partire da un corto teatrale sotto forma di monologo nel 2016, esteso nel 2020 a due personaggi per poi arrivare alla versione attuale che considero la più esaustiva, sia dal punto di vista drammaturgico che di allestimento, proprio grazie a quegli studi intermedi affrontati durante il lungo percorso di questi anni

Father

Father è un’opera intima con scopi mitici, in cui le esperienze personali tra bambino e genitore si riflettono nella nostra più ampia relazione con Madre Natura e l’evoluzione del nostro clima.

Madre

MADRE ha aperto a gennaio 2019 presso il bellissimo Museo di Arte Moderna “Madre” di Napoli. È una co-produzione tra produzione IPAZIA e Fondazione Donnaregina per l’arte moderna.

Feu Sacré

Il mito di Prometeo da sempre ha affascinato donne uomini, pensatori ed artisti di ogni secolo e di ogni disciplina, e questo probabilmente perché ha simboleggiato nel tempo la lotta delle forze amiche del progresso umano e delle civiltà contro ogni forma di potere.