Angeli di cartone
di ALDO CIRRI
Tre donne con vissuti e personalità diverse le cui vite si intersecano, si sfiorano; donne che interagiscono in un preciso istante di tempo, esprimendo come riescono i tratti caratteristici della propria personalità in quel momento: razionalità, incanto ed amarezza.
Un luogo in un tempo indefinito, dove a dominare sono le parole, le pause, gli sguardi tra le protagoniste. Da ciò ne deriva la scelta di una scenografia minimale tale da indurre il pubblico all’ascolto attivo e alla sollecitazione della sua immaginazione. La scelta registica dell’uso del bianco e del nero con pochissimi significativi punti di colore, è sulla stessa linea: ancorare lo spettatore alla scena che non vuole essere descritta ma seguita nella singola espressione, interazione, silenzio.
”La scelta registica dell’uso del bianco e del nero con pochissimi significativi punti di colore, è sulla stessa linea: ancorare lo spettatore alla scena che non vuole essere descritta ma seguita nella singola espressione, interazione, silenzio.
Oltre Le Colonne
Razionalità, incanto ed amarezza
Creatività in tutte le forme letterarie
Analogamente le musiche, originali e composte esclusivamente per questo spettacolo, non prevalgono ma supportano lo spettatore in alcuni quadri, senza distrarlo ma mantenendo il senso di sospensione che si è voluto realizzare.
Una pièce di parola, dove ogni singola battuta sottende diversi significati che ogni fruitore dello spettacolo può cogliere in funzione delle proprie esperienze individuali o del suo stato d’animo in quel momento.
L’elemento catartico e contestualmente onirico di Angeli di Cartone è stato oggetto di una ricerca in cui i tradizionali canoni di spazio e tempo sono spezzati per tornare ad un ascolto attento e partecipato.